The Killers sono tornati in Italia con un concerto che ha ribadito la maturità artistica che ha raggiunto la band nel corso di ormai quasi venti anni. Una carriera che, paragonata a quella dei The Rolling Stones saliti sul palco del poco distante stadio San Siro in contemporanea, ha ancora molto da regalare ai fan della musica come ha dimostrato Pressure Machine, un vero dono per cui si deve in parte ringraziare la pandemia che ha costretto il gruppo a uno stop forzato delle tante date live che li portano in giro per il mondo in modo costante.
Il tour, ufficialmente legato a Imploding the Mirage, non offre infatti titoli tratti dalla loro ultima fatica che, in ogni caso, meriterebbe una cornice più intima come quella dei teatri rispetto alle arene all’aperto per essere valorizzata nel migliore dei modi.

La setlist vede ancora il dominio delle hit tratte da Hot Fuss, per la gioia dei fan vecchi e nuovi, ma l’energia e la sicurezza sono quelle della fase post Battle Born (uno degli album forse più sottovalutati della loro carriera). Dave Keuning non è presente sul palco, ma il sostituto Ted Sablay non fa rimpiangere affatto la sua assenza per talento e capacità di interagire con il frontman e sembra ormai un membro della band seppur non ufficiale, ma Brandon Flowers, sostenuto dall’energia di Ronnie Vannucci, è uno dei migliori performer della sua generazione e lo ha ribadito a Milano non risparmiandosi vocalmente e fisicamente, interagendo con il pubblico (e non si può non ringraziare il fan che l’ha “corrotto” pagandolo per ascoltare This River Is Wild) e mettendosi persino alla prova con una cover di Ti amo di Umberto Tozzi, dimostrando di sapersela cavare anche con l’italiano.

Sostenuti da tre coriste le cui voci aggiungono le giuste sfumature a ogni brano e da scelte visive di grande impatto, The Killers trascinano il pubblico senza sbavature e passi falsi verso un encore che conduce, senza particolari sorprese, verso il trascinante Human e l’ormai immancabile, e sempre irresistibile, Mr. Brightside. Sono passati quasi venti anni, ma il primo singolo del gruppo rimane uno dei più conosciuti in ogni angolo del globo, Italia compresa, e continua, anno dopo anno, a delineare un’esperienza musicale trascinante ed emozionante, di quelle che si vogliono rivivere più volte e rimangono impresse nella memoria a lungo.

By B.P.

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