awake

Kljun (Awake), presentata in anteprima a Canneseries 2021, prova a fondere elementi sovrannaturali ai classici schemi delle storie di detective, proponendo un mix di indagini e misteri inspiegabili che potrebbe risultare vincente se gestito nel migliore dei modi dagli autori.

L’attrice Ivana Vukovic interpreta Sonja Kljun, una giovane e ambiziosa detective che cerca di dimostrare che un caso indicato come suicidio nasconda qualcosa di più oscuro e misterioso. La donna deve fare i conti con lo scetticismo dei suoi superiori e più di un ostacolo, mentre la figlia inizia a fare dei sogni insoliti che sembrano in grado di predire quello che accadrà in realtà.

L’atmosfera fredda e rarefatta che contraddistingue la serie, enfatizzata dalla fotografia firmata da Dušan Grubin, contribuisce a dare una sfumatura originale agli eventi portati sugli schermi. I titoli di testa, davvero suggestivi e a tratti inquietanti, introducono in modo brillante l’intreccio particolare creato dalla sceneggiatura firmata da Ljubica Lukovic e Matija Dragojević, forse in più passaggi fin troppo complicata.
La protagonista è ben interpretata da Vuković che delinea un personaggio femminile spigoloso ed enigmatico che, in più di un momento, ricorda quasi la protagonista di Omicidio a Easttown per la sua capacità di essere se stessa e scontrarsi con un mondo prevalentemente maschile e poco accogliente.
Il rapporto con la figlia e con i suoi colleghi saranno due degli elementi narrativi di cui sarà interessante vedere l’evoluzione.


I primi due episodi possiedono comunque un buon potenziale che porta a pensare che Kljun si inserirebbe senza troppe difficoltà nelle proposte internazionali presenti nel catalogo di piattaforme di streaming come Netflix, dove progetti analoghi hanno già ottenuto un buon successo.

By B.P.

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